Premiati
5° Concorso Letterario Nazionale Amilcare Solferini 2020
Premiati
1° Concorso Lingua Piemontese
Gipo Farassino 2020
Mattonelle Inciampare nella Cultura
Le Vie dei Poeti a Levone
Un Ringraziamento speciale a tutta la giunta comunale , in particolare al sindaco Massimiliano Gagnor e alla vice sindaco Laura Maria Allice che si è spesa in prima persona per portare a Levone il percorso poetico Le Vie dei Poeti Amilcare Solferini .
Il percorso è incentrato su opere legate al processo delle streghe avvenuto nel 1474
Le Anime e il tempo
Qui a Levone genti lontane
posarono passi pesanti
lasciando orme grevi di dolore.
E indelebili ricordi.
Che un velo inquieto
mosso dall'anima
copre e scopre.
Anime disperate.
Diventate memoria.
Poi il tempo un poco lenisce
ciò che l'animo umano ha ferito.
Rende giusto il pensiero
che corre da secoli
tra i monti e le valli.
Infine è al piano che sosta.
Si ferma.
E accarezza Levone.
Giovani Ponzetti
Geolocalizzazzione Stele a Levone
In attesa di collocazione
La Luce Oscura
Le acque dello stanco Malone,
non son più limpide come un tempo ,
una luce oscura le rapisce ,
un'onda buia offusca le menti .
Idee mai viste si fanno spazio
tra i sentimenti spaventati ,
di poveri senza luce nello sguardo .
Anime ormai perse rifiutano altre anime ,
fino a ieri usate come unica ancora di salvezza .
Actis Grosso Alessandro
Mattonella numero 149
Geolocalizzazione Mattonella
Levone n° 149
In attesa di collocazione
Accuse
Nelle mani quiete
che maligne onde accendono
sui mari delle anime
negli indici puntati
da chi troppe sorde
parole semina
lì ardono al gelo le accuse
lì crolla in cenere l' umanità
Caterina Castellano
Mattonella numero 151
Geolocalizzazione Mattonella
Levone n° 151
In attesa di collocazione
Vergogna e Rimorso
E io? E tu? E voi tutti con noi
che di Antonia e Francesca
fummo amici e parenti
nulla avete da dire
a loro discolpa?
E neppur per Bonaveria
cui sovente chiedeste
ausilio e speranza
di culla e di stalla?
Benedetta la Margarota
che lontano fuggì ,
ma per voi che sapete
rimorso e vergogna
resteran sempre qui.
Carlo Currado
Mattonella numero 155
Geolocalizzazione Mattonella
Levone n° 155
In attesa di collocazione
Umana Crudeltà
Goccia dopo goccia il mio sangue scivolava giù,
diventando il simbolo di un tempo
crudele e selvaggio che,
rimasto ancora impunito,
mi conduceva inesorabilmente
all’altare della morte
in un turbinio di sofferenza e disperazione
dove la speranza,
fragile ed indifesa,
si affievoliva
accompagnata da un ultimo,
tormentato chiarore
di lontani e lieti ricordi.
La mia mente impazziva
ripensando all’odore acre
delle fiamme e delle ceneri che.
elevatesi nell’aere d’autunno,
testimoniavano le atroci barbarie
perpetrate verso le mie compagne,
condannate ad essere bruciate sul rogo
per una colpa di cui
mai
si erano macchiate.
Una lacrima scese lungo il mio viso:
non era una semplice lacrima di dolore,
ma l’ultima mia via d’uscita
da questo inaspettato inferno.
La testa mi girava e i pensieri,
insieme alla paura,
si impossessavano del mio corpo:
perché tale violenza? Tale odio?
Quale peccato avevamo commesso
al fine di giustificare tanto orrore?
Chiusa in me stessa,
ripercorrevo con l’immaginazione
i momenti più belli della mia vita,
mentre con lo sguardo rivolto al cielo
imploravo l’aiuto del Signore
cullata dalla fredda carezza del vento d’ottobre.
Anche l’ultima prima di me
dovette soccombere al volere dell’inquisitore:
ne sentì il grido straziante che,
soffocato dal calore del fuoco,
si dileguò nell’aria come se fosse fumo.
In quell’istante compresi
che il momento era ormai giunto:
i miei passi si alternavano all’oscurità
che presto mi avrebbe avvolto
ed inghiottito per sempre.
Dopo aver assistito impotente al ghigno malefico
dipinto sul volto dei miei carnefici,
ebbi giusto il tempo per terminare
le mie preghiere.
Tutto improvvisamente tacque.
Non sentii più nulla,
tranne lo scoppiettio delle fascine di legna
poste sotto i miei piedi.
Nell’attimo in cui il fuoco
iniziò ad impossessarsi delle mie vesti,
utilizzai le forze che mi rimanevano
per aprire un’ultima volta gli occhi,
accecati dalla luce del tramonto:
quegli occhi che avevano visto l’impossibile e,
immersi in una realtà incolore,
erano stati testimoni di una società corrotta
e priva di qualsiasi limite
in cui il significato autentico della vita
era stato nei secoli dimenticato.
Eppure l’uomo cerca sempre il bene.
Spera. Crede. Ha fede.
Perseguendo una finta perfezione,
confida nel suo intelletto
anche quando l’irrazionalità e la follia
sembrano prendere il sopravvento.
Nel fluire del tempo
accadono sovente degli eventi
che lasciano nella storia delle cicatrici
indelebili,
difficili da rimarginare:
ogni epoca ha il suo peccato,
come un dazio che ci tocca pagare
di continuo
ad un destino troppo ambiguo.
Matteo Angelo Lauria
Mattonella numero 154
Geolocalizzazione Mattonella
Levone n° 154
In attesa di collocazione
inquisitore
Inquisitor, sguardo maligno, occhio arcigno.
Atteggiamento sospettoso, animo tenebroso.
Naso aquilino, cervello fino.
Esperto di legge, non fa vuote minacce.
Inquisitor, parole di fuoco,
sempre dosate, benché usate poco.
Inquisitor, di Dio e della legge ministro,
in questo mondo, visto da mostro.
Marco Actis Piazza
Mattonella numero 150
Geolocalizzazione Mattonella
Levone n° 150
In attesa di collocazione
Le streghe di Levone
La gente del borgo pavida e indifesa
aveva del venerabile udito la condanna
Il sacro uomo, per averne l’anima in purezza
chiese se il popolo stesso volesse tale punizione
“Rogo sia” ebbe così “Giustizia” con scaltrezza
Le povere donne: Antonia e Francesca
avevano udito mute le tremende accuse
loro, che coglievano erbe per farne sì misture
col solo scopo di curare i mali della gente
non certo col demonio operar tali fatture
No! Era menzogna! Ma nessun del volgo le difese
eran sì maldicenze, invidie e rancori di paese
in quel tempo, tra carestie, miserie e stenti
fu facile provare tali accuse e pensar le donne
dal maligno indotte a sì turpi intenti
Si convinse, per ignoranza, paura e terrore
d’accettar per giusta la “Romana legge”
e la gente rassegnata a tale verdetto.
se fattucchiera sei e come tale riconosciuta
per legge divina non muori nel tuo letto
Non ci fu appello per Antonia e Francesca
per la chiesa era giusta punizione
normale fine in quei tempi oscuri
ove la luce ancor non rischiarava le menti
ove per il misero erano solo tempi duri
Così si vendeva, della quale non si aveva possesso
ora al demonio, ora all’onnipotente Dio
l’anima, e il corpo come accadde a Levone
dove, nelle cronache di quel lontano tempo
tanto si è scritto a torto e nulla a ragione
La triste fine di Antonia e Francesca
fu compiuta con tortura e morte
vinse il potere, il Credo , il sacro zelo
e il volgo se pur umiliato e offeso
continuò orante a volger gli occhi al cielo.
Matteo Gallenca
Mattonella numero 156
Geolocalizzazione Mattonella
Levone n° 156
In attesa di collocazione
Il demone
Eccomi! Sono io...
Io ho incontrato le vostre anime!
Cercavano disperata salvezza.
In ogni modo!
Cercavano rifugio ovunque.
Le vidi uscire dagli occhi.
Le accolsi nella mia ascia.
E voi rimaneste vuoti!
E io vinsi...
Giovanni Ponzetti
Mattonella numero 157
Geolocalizzazione Mattonella
Levone n° 157
In attesa di collocazione
Francesca e Gabriele
Eri Gabriele
ed io avevo sete
della tua veste scura,
di giorno e di notte,
dando adito alle fantasie nascoste.
E quando giunsi dinanzi la sua porta,
tu eri sempre con me.
Ed il nostro amore
Finì con il danzare dentro al fuoco.
Carmine Antonio Carvelli
Mattonella numero 152
Geolocalizzazione Mattonella
Levone n° 152
In attesa di collocazione
Margarota Braya
Volando tra aromi speziati,
porgevi aiuto a malcapitati.
Tutto ciò ti sembrava cosa buona.
Eppur, irti spuntoni ti trafissero
e la vita iniziò a tremare.
L’ignoranza ti avvolse
con occhi di ghiaccio.
La cattiveria si realizzò
coprendoti di cenere.
Un boia cavalcò i tuoi sonni
e la morte si presentò.
Non potevi perdere te stessa
e ammettere un nulla, mai e poi mai.
All’improvviso, cambiasti le carte
e, complice una nuvola, evaporasti.
Il tuo libero arbitrio si affermò
e bugie non ne raccontasti.
Laura Roldi
Mattonella numero 153
Geolocalizzazione Mattonella
Levone n° 153
In attesa di collocazione