Premiati
5° Concorso Letterario Nazionale Amilcare Solferini 2020
Premiati
1° Concorso Lingua Piemontese
Gipo Farassino 2020
Mattonelle Inciampare nella Cultura
Le Vie dei Poeti a Valchiusa
Percorso Poetico Suor Lucia
Consegna Mattonelle Inciampare nella Cultura
avvenuta alla presenza del reverendo don Matteo Somà e Andrea tiloca
Innaugurazione Stele Poetica in onore a Suor Lucia ( Actis Caporale Carlotta ).
avvenuta alla presenza del reverendo don Matteo Somà e Andrea tiloca
con la Nipote Actis Caporale Giuseppina e il marito Actis Grosso Stefano
22 Agosto 2021
Le voci di Vico
Ancora armonie antiche
di secolari stormir di fronde
accarezzano il villaggio.
Ancora si odono scalpelli lontani
tintinnare sulle tue pietre
sull'eterna diorite.
Possente è la voce
della grande campana
che chiama passi
e voci di genti.
Ancora il tempo regala boschi
e prati e belati di greggi
confusi tra profumi di erba.
Ancora le case antiche di vita
raccolte attorno al campanile
pensano al passato
e adagio si raccontano il futuro.
Le voci di Vico
semplice affascinante gioco di parole.
Giovanni Ponzetti
Geolocalizzazzione Stele Poetica
Valchiusa Vico Canavese
Piazza Garibaldi , 1 , 10089
Presso la Parocchia di San Giovanni Battista
Le voci di Vico
Ancora armonie antiche
di secolari stormir di fronde
accarezzano il villaggio.
Ancora si odono scalpelli lontani
tintinnare sulle tue pietre
sull'eterna diorite.
Possente è la voce
della grande campana
che chiama passi
e voci di genti.
Ancora il tempo regala boschi
e prati e belati di greggi
confusi tra profumi di erba.
Ancora le case antiche di vita
raccolte attorno al campanile
pensano al passato
e adagio si raccontano il futuro.
Le voci di Vico
semplice affascinante gioco di parole.
Giovanni Ponzetti
Mattonella numero 029
Geolocalizzazzione Mattonella 029
Valchiusa Vico Canavese
Piazza Garibaldi , 1 , 10089
Presso Albergo Centro
MEMORIA CELTICA
“Così abbiamo perso – dici –
la voce che saliva libera
la grotta ornata di ginestre
il gesto della clava e l’arco
che riempiva di sangue le corazze
dei legionari: vincitori
dissero legge le parole
che noi non capivamo.
Crebbero ponti sui torrenti
gallerie nei monti
e roghi nei villaggi di capanne.
Forgiarono metalli: lance, spade
nel petto di pastori abbandonati al sonno
fra le braccia di spose che dormivano
con addosso il respiro dei figli
e il belato degli ultimi nati
del gregge.
Da sempre la vittoria preme
sullo scudo dei vinti. Abbiamo attraversato
secoli
secoli, roghi e spade
e ogni rogo, ogni spada
era la legge nuova che uccideva
giorno per giorno il nostro grido antico.
Come allora scende il fiume
pesante di detriti di metalli. Oltre
scopri acque verdissime
come gli occhi delle donne: seguivano
alto nei cieli dei falchi
il suono dei corni degli uomini
che tornavano a casa”
“Se i padri hanno avuto età felici – chiedi –
se hanno giocato con gli uccelli
con il salto d’argento dei pesci
quando risalgono alle sorgenti”
Forse. Un sogno. Un’età felice
prima del sangue e della legge. O forse
è sempre stata guerra
dal gelo al fulmine della tempesta
dal fischio della vipera
all’inganno del colchico
che attende con l’invito della morte
chiusa nel fiore freddo, avvelenato?
Sergio Giustetti
Mattonella numero 026
Geolocalizzazzione Mattonella 026
Valchiusa Drusacco
Via Monte Marzo, 20 , 10089
Presso Casa Giglio
ALBERI
Noi come alberi
Che folate di vento fanno gemere
e abbracciano in vortici di valzer.
Noi come alberi
che levano le chiome verso il cielo
affondando le radici in una terra
che è impasto di sangue e di memorie
nei profondi anfratti misteriosi dell’anima.
Noi come alberi
beviamo gli ori e i rubini dei tramonti
e ascoltiamo le nascoste risatine delle stelle.
In noi ogni primavera fa sbocciare
lieve rugiada di sogni
i cui petali planano nell’aria.
Noi come alberi
radicati nel suolo,
protesi all’infinito
nati da un’alba che è mistero
avviati a un porto di tenebre.
Bernardo Bovis
Mattonella numero 027
Geolocalizzazzione Mattonella 027
Valchiusa Drusacco
Via Monte Marzo, 8 , 10089
Presso Biblioteca Civica
Bernardo Natalino Bovis
L’ALBA
L’alba ha illividito le stelle
che si sono spente ad una ad una.
D’alto della lontana Serra
in un mare di fuoco
il sole ha dato l’avvio
a un altro giorno
prodigo di sogni e di promesse nel suo nascere,
quando – forse – avaro di certezze all’imbrunire.
Inverso, quattro case arroccate ai piedi del monte.
Una chiesa
(il sole nascente vi accende bagliori alle vetrate)
dove le albe e i tramonti degli uomini
trovano conforto nella luce d’una Parola
che non tramonta,
dove sugli occhi da poco aperti alla vita,
sugli occhi sui quali si è spenta,
scendono i raggi della Fede,
scendono i raggi della Speranza
in una Parola che non muore.
Anche qui – come ovunque –
simbolo del tempo, che corre a sfociare nell’eterno,
una meridiana attende
di segnare con i suoi giochi
di luci e di ombre
lo stillicidio lento e incessante delle ore.
Bernardo Bovis
Mattonella numero 028
Geolocalizzazzione Mattonella 028
Valchiusa Inverso
Piazza della Chiesa 1
ALI DI FIAMMA
Avevi ali di fiamma.
Primavera, quando tornavi
a dipingere il tuo volo sul mondo.
Una fiamma, che consumava,
insieme con le stoppie dell’inverno,
anche i tetri pensieri,
che facevano il nido dentro i cuori
simili a neri, cupi
stormi di corvi.
Sei tornata, Primavera,
a irradiare la tua luce nel mio animo
con i fiori, che hai gettato a piene mani sopra i rami
e negli sguardi sognanti dei fanciulli.
Avrà ali di fiamma
anche quella che aspetto da una vita
perché doni pace a questo cuore
e mi ricongiunga finalmente con lei,
a cui sono debitore del mio sangue!
Bernardo Bovis
Mattonella numero 030
Geolocalizzazzione Mattonella 030
Valchiusa Vico Canavese
Piazza Garibaldi
Presso la tettoia Comunale
QUANDO DI NOTTE
Quando di notte latrano i cani
su fili d’erba oscillano
tutti i nostri contrastanti desideri.
E sono frecce d’argento
lanciate dai prati rugiadosi del mondo
verso le pareti del globo
appannate da un alito di stelle.
Figlie della Notte, che in sé cela frutti d’oro,
vegliate, Esperidi, a guardia d’un giardino,
più remoto assai dei vaghi astri dell’orsa
dal quale ci assale nostalgica
l’eco di un canto.
Dolce come una nenia d’infanzia.
Violento come l’amore.
Placido come la morte.
Quando di notte latrano i cani,
alzo al disco della luna violato
spirali di sogno e di silenzio.
Da esso effonde un suo riso spettrale
e ci scruta la Medusa del destino
con i suoi sguardi agghiaccianti.
Nel calice d’un fiore
investito da un alone di luce
già pulsa la morte
come nel tuo corpo di carne,
a cui tendo le mani,
per spegnere la mia sete ardente.
Goccia d’argento
palpitante nel muschio
nero della notte incombente
è la scintilla scoccata
dagli abissi del tuo sguardo
verso le mie labbra protese
verso la mia anima stanca.
Bernardo Bovis
Mattonella numero 031
Geolocalizzazzione Mattonella 031
Valchiusa Drusacco
Via Saler 1
Presso Casa Rinaldi Marten
LA’ DOVE SPUNTA IL GIORNO
Lassù dove spunta il giorno
sulla radura della collina
sotto un cielo spumeggiante di luce
le creature del bosco intrecciano danze
a festeggiare il risveglio della Dea
che ha ripreso il suo cammino
sulle strade del mondo.
La Vecchia ha perso i suoi denti di ghiaccio
e nei ruscelli che tornano a riflettere il cielo
Nantosuelta, la ninfa abitatrice delle acque,
scioglie i suoi luminosi capelli.
Ha raccolto la prima viola
che apriva la sua timida boccuccia
anelando a una stilla di rugiada
e ha avvertito tutt’ attorno il respiro
della madre di tutti i venti
che abita nell’acqua e nella pietra,
nella tomba, nella caverna e nella culla.
Che striscia col serpente fra i cespugli
guizza fra i pesci dello stagno
e vola alta nel cielo in forma di colomba.
Il monte e la collina sono parti di lei
e gli alberi ed i fiori spuntan dal suo corpo.
Nei ruscelli Nantosuelta scioglie i suoi capelli di luce
dove presto anche le mie ossa, come seme,
attenderanno la rinascita.
E sulle mie ceneri spente
un volo di farfalle, nel sole,
celebrerà il trionfo della vita
che non s’ arresta, ma continua
nel filo d’erba, cresciuto sul mio tumulo,
nelle acque scroscianti giù a valle,
nei lenti giri del falco su nel cielo,
solcato da candide trine di nuvole
Bernardo Bovis
Mattonella numero 032
Geolocalizzazzione Mattonella 032
Valchiusa Novareglia
Piazza San Carlo
Presso Lavatoio pubblico
SONO PASSATI I MILLENNI
Sono passati i millenni,
la fanciullezza è stata e resterà
sempre la stagione dorata, in cui il cuore chiede di sognare
e che il mondo glielo permetta
in attesa che venga il momento
in cui, maturato intellettualmente,
l’uomo apra gli occhi sulla vita.
Certo anche Cleopatra, da fanciulla,
ha corso, in riva al Nilo, e ha giocato con le bambole,
laggiù, all’ombra delle grandi Piramidi,
quando ancora non le rodevano il cuore
l’ambizione del potere e gli amori fatali
per Cesare e Antonio.
V’immaginate la Madonna, da bambina,
ruzzolante per le vie di Nazareth?
Certo doveva avere già tanta luce
in quei suoi occhi, che avrebbero mosso il Cielo
ad aver misericordia degli uomini.
Ecco Didone ragazzina,
nella natia Tiro, che si gingilla,
ad ammantarsi con tessuti di porpora.
Guardando il mare, ancora non sa
che cosa il destino le riserva:
ancora il trono, il dolore e il fato orrendo
sono nubi al di là del suo orizzonte.
Bernardo Bovis
Mattonella numero 033
Geolocalizzazzione Mattonella 033
Valchiusa Trausella
Piazza della Chiesa
Presso Chiesa Parrocchiale
SE TORNARAI
Se tornerai nella radura dell’infanzia,
dove imitavi la voce del cuculo,
una carezza si poserà sui tuoi capelli
che hanno il colore delle spighe là nei campi,
quando le indora il sole dell’estate.
Una folata di vento
Oppure la mano del nonno?
Quando già l’avrà colto il lungo sonno,
quella radura fra gli alberi di tasso
resterà un santuario del passato.
Ci troverai il tuo io di bambina,
a fare capolino di fra i tronchi
e lo strillo della tua voce argentina
spezzerà la cappa del silenzio
là dove anche il tempo s’è formato.
E a te attorno udrai battere ancora il cuore
Di chi tanto, tanto ti ha amato
Trasformato nel ritmico martellare
del picchio.
Bernardo Bovis
Mattonella numero 034
Geolocalizzazzione Mattonella Valchiusa Vico Canavese n° 034
Piazza Garibaldi 16
QUANDO PIU’ NON CI SARO’
Quando più non ci sarò,
continuerai a udire la mia voce
solo che tu lo voglia.
La udrai nello stormire d’una foglia
la sentirai nella fragranza dell’albero in fiore,
nel mormorio del ruscello (di montagna),
nel palpito più segreto del tuo cuore.
Quando fisserai il sorriso incantato del mattino,
in esso ti guarderò e ti sorriderò.
Quando rapita ascolterai
le soavi melodie d’un uccellino
sappi che con il suo trillo d’argento
sarò io a parlarti ancora
come facevo un tempo lontano,
quando non avevo che una bocca,
per comunicare con te,
mentre non ci sono più limiti ora
alla mia possibilità di raggiungerti
grazie al profumo acuto d’un fiore
anche a un soffio di vento
nei raggi di sole a te verrò, tesoro,
e servendomene come di mani accarezzerò
come facevo di sera – ricordi?-
i tuoi dolcissimi meravigliosi capelli d’oro
e non dovrò più soffrire gli adii
e il crudele tuo staccarti da me.
Bernardo Bovis
Mattonella numero 035
Geolocalizzazzione Mattonella 035
Valchiusa Meugliano
Piazza Ricardi
Presso Cappella San Bartolomeo
QUANDO UN ANGELO PERDE LE ALI
Quando un angelo perde le ali
che altro può fare il cielo che piangere?
Sto vedendo un angelo perdere le ali,
ma in questo caso è il mio cuore, che piange.
Era una creatura dolcissima,
dal cuore traboccante d’amore
e c’è chi tenta di farne
uno strumento al suo odio.
O dolce Gesù, che dicesti:
-Se non diverrete come questi fanciulli
non entrerete nel regno di Dio –
proteggi il mio piccolo angelo biondo.
Tu sai che il mio cuore è sincero
quando ti supplica e dice. “Prendimi, te ne scongiuro,
o buon padre,
ma asciuga dal suo volto ogni lacrima
e rendi il suo piccolo cuore
tanto, tanto felice!”
Bernardo Bovis
Mattonella numero 036
Geolocalizzazzione Mattonella 036 Valchiusa Vico Canavese
Cappella di San Rocco Via Cairoli Regione Crant
VALCHIUSELLA
Valchiusella, grembo di viole,
ricerco polle di primavera
incoronate di narcisi.
Ancora l’antica linfa
mi disseta su prati d’ombra
ove rade genziane
raccontano d’un cielo perduto.
Anna Maria Talassano
Mattonella numero 037
Geolocalizzazzione Mattonella 037
Valchiusa Vico Canavese
Via Saudino 25
Presso Casa Mazzurana
NON CERCARE IL VECCHIO SENTIERO
Non cercare il vecchio sentiero
Non abita più là.
Ha raggiunto altri vecchi percorsi
nel labirinto della memoria
dove solo può esistere.
Le nostre primavere
sono sepolte lassù,
sotto la coltre d’autunno
quando le betulle si colorano d’oro
e il sentiero ritrova la luce.
Allora, non cercare:
altre orme si sono sovrapposte,
non c’è spazio per te:
solo barriere di silenzio e di grida.
Anna Maria Talassano
Mattonella numero 039
Geolocalizzazzione Mattonella 039
Valchiusa Vico Canavese
Largo Gillio
Presso Votun ad Nora
LA CORONA DI SPINE
Eravamo grandi spine,
un vero strumento di tortura.
Quando ci calarono,
con scherno e furore,
su quel capo docile e così bello
sentimmo
l’inutile ferocia di quel gesto.
Egli ci guardò con pietà infinita
e lo seguimmo sulla croce.
Poi, rimanemmo sul Calvario,
confuse e disperse.
Qualcuna fu raccolta
furtivamente
e portò un messaggio nel mondo
ricordando,
a tutti i trafitti dal dolore
che le loro spine
saranno nel Regno
una corona di luce.
Per quell’uomo.
Anna Maria Talassano
Mattonella numero 041
Geolocalizzazzione Mattonella Valchiusa Vico Canavese n° 041
Piazza Garibaldi 16
NON CANCELLARE I RICORDI
Non cancellare i ricordi:
sono il tessuto dell’esistenza
e la sua trasfigurazione
in immagini
di emozioni placate,
di raggiunta saggezza.
Non cancellare i ricordi:
sono la ricchezza della vita,
la sua continuità ideale.
In loro ti riconosci:
non cancellare il tuo volto.
Anna Maria Talassano
Mattonella numero 046
Geolocalizzazzione Mattonella 046
Valchiusa Vico Canavese
Via dei Martiri del 1861 n° 22
Presso casa Novaria Vicario
‘L GENIO DL’UMANITA’
Eviva ‘l genio dl’òm, base del mond
Amor eterno d’gloria ch’a meuir nen
Smens d’ogni scienssa imortal frut fecond
Che d’cò al poter dla mòrt a buta l’fren.
Ti t’ciape la materia e dla modele
Precis coma scultor d’aut sentiment,
T’ài das la vita ‘n tute ji forme bele
Ch’a fan dla tera un paradis dla gent.
E se a smia che la mòrt da tans a n tan
Le bele forme posè a veuia a bas,
Ti con lòn ch’a n’avanssa e con tua man
Sl’òpra ch’a meuir ti n’òpra neuva t’fas.
T’rende l’azur dël cel sempre divin
‘L gran feuch del sol tuti ji di t’alimente
T’iradie la speranssa ògni matin
E ‘n l’ombra dcò la luna t’inargente.
Com’eco alegra an mes di bòsch t’risponde
Smia che t’geme al mormorè dij rian,
T’ fas le piante superbe antle sue fronde
Ti sol t’ capisse col gran cri dl’òcean.
Per le valade t’as d’ sospir d’amor
T’ slansse sle ale dël vent ‘l cant amoros
T’mande l’ebrêssa ‘ntal pròfum dij fior.
Antle tempeste t’ fè trônè tua vos.
Ti t’mene antle profonde, oscure e avare
Viscere sòteranee ji gran fium dl’òr
T’ tense le perle d’ cole tinte rare
Per dè à l’abis dël mar tanti splendor.
T’ lansse antal cel për ch’as dimòro ji vent
Col fantastich vôlum d’nebbie voland
T’ ciape la lòsna al vol e ant’un moment
T’ la costringe a servir al tò comand.
Fòrssa feconda e d’ògni vita ‘l frut
Fontaña eterna dël ben conossù
Luce divina ch’a risplend per tut
T’ sas la speranssa e t’ sas la gioventù.
Ti t’as treuvà cola lege profonda
Ch’a governa le steile a giré ‘n cel
T’as descovert côla armonia gioconda
Ch’ogni astro ‘n su girand a smia tant bel.
Son sempre lavorant për la tua glòria
Tuti ji secoj dij temp senssa contè,
Ai canto e incido a l’eternal memòria
Iradiant dl’òm antl’imortal pensé.
Viva ‘l genio dji geni al grand poter
Che ‘n tera e ‘n cel a dòmina sovran
Viva ‘l genio dji geni, base dël ver
Ch’an sublima la vita antal doman.
Giacomo Felice Saudino
Mattonella numero 042
Geolocalizzazzione Mattonella 042
Valchiusa Vico Canavese
Piazza Garibaldi
Presso Tettoia Comunale
ILLUSION
Quand che la neuit a tas quasi ancantà
E la luna a risplend d’ melanconia
E na calma d’ piasì mòla d’rosà
A termola al basin dla poesia
Che le steile dal ciel an mando si
Per fè la neuit pi cara ancor che ‘l dì:
Mi desmentiand ògni miseria umana
Sempre pien del tò amor, vat sol a spass
Per ridesteme l’ilusion sòvrana
D’ sente na vòlta ancor an tai me brass
Coma quand che sta vita ‘n giust òrgheui
A splendia così bela an tai tò eui.
E li m’iludo pròpi per dabon
D’ambrassete parei s’a fussa vera,
Oh! Se ji spirit a fusso mai pàdron
Da le steile scapè su costa tera
Ti t’avnirisse a vol consolator
Che ‘n cel t’ ricòrde sempre ‘l nòstr amor.
E anlora i slansso ji cant dla ricordanssa
Che trovave pr’al tò boneur
Mentre l’eco a rispond an lontananssa
E la tua vos m’a smia ch’a sendo al cheur,
Coma a pòch da l’autr mond a vneisa feura
A delissieme ancor prima ch’j meura.
Giacomo Felice Saudino
Mattonella numero 043
Geolocalizzazzione Mattonella 043
Valchiusa Vico Canavese
Via Patrioti 1
Presso Studio Franza
LA VAL D’ BREUSS
Mira ‘ntorn sti mont grandioss
Festonà da crèste d’ gal,
Ch’a s’inausso maestoss
Ch’a circondo nòstra val
Ch’a rinserro ‘n na scudela
La stupenda val d’Kusela.
Coma a slansso su lontan
Le aote ponte al firmament
Coma a mormora ‘ntal pian
Cara musica ‘l torrent,
Coma incanta com’è bela
la valada d’la Kusela.
Si, bej fieuj, si bele fie
Si perssone dësvià
Prosperose, dëgordie
Piene ‘l cheur d’grassiosità
E a l’à scrit ‘nt’ sò blason
Pr’ògni bela aspirassion.
Giacomo Felice Saudino
Mattonella numero 047
Geolocalizzazzione Mattonella Valchiusa Vico Canavese n° 047
Via Drusacco Portone della Canonica
SOLITUDINE ALPESTRE
Balze scoscese tra vapori
di nubi: una vertigine recinge
le solitudini rupestri
e le indora nel sole che tramonta.
Per le verdi distese dei pascoli
si espande un’ansia di malinconia
al calmo tintinnare degli armenti.
Nella vastità dei monti e delle valli
l’anima trasogna e nelle fonti
s’irrora di frescura
e beve il silenzio.
Declina il giorno e il tempo trascolora
sulle soglie dell’eternità.
Edoardo Pedrazzoli
Mattonella numero 044
Geolocalizzazzione Mattonella 044
Valchiusa Vico Canavese
Piazza Garibaldi
Presso Tettoia Comunale
E’ QUASI L’ALBA
È quasi l’alba..
il profumo dell’aria di montagna
m’investe mentre mi rotolo nei sogni.
Ho inseguito il vento tra questi altopiani di stelle;
ho spento la luce artificiale
quando il cielo incominciava a rischiararsi appena.
È quasi l’alba…
Il mio corpo si sta risvegliando
Tra i tizzoni roventi che fumeggiano ancora;
che ora strana…
devo ricordarmi di mettere a fuoco
l’azzurro che ho visto in questa visione.
Fabio Zuliani
Mattonella numero 045
Il poeta Fabio Zuliani in visita alla sua mattonella Inciampare nella Cultura
Geolocalizzazzione Mattonella 045
Valchiusa Drusacco
Via Monte Marzo 4
Presso Bocciodromo
Arrivò il vento
Dritto dalla montagna
Come lama che taglia il fiato
e rami e turbina foglie
Spoglia la valle
Con l’indecenza del predatore.
Entra nelle fessure della casa
Spegnando l’ultimo calore estivo.
Fischiando e ululando
La maledizione del tempo
Che non conosce la strada del ritorno.
Mi strappò il pensiero di te
In mille brandelli
Che faticosamente tentavo ricucire
Con dita gelate e cuore spento.
Conobbi la fatica di amare
Senza amore né speranza.
Tu non mi trattenevi
Preso da altri pensieri
Non ti accorgevi che ero sospesa
Sul vuoto di un addio.
Cosa mi trattenne non so,
non le tue mani scivolose di lontananza
non le tue parole di malcelata irritazione.
Raccolsi i ricordi e ci feci una valigia.
Su passi perduti camminai ancora
Sulla tua terra
Ed essa mi restituì un raggio di sole
E il pensiero felice di te,
che lì sei, lì vivi, lì forse mi stai pensando.
Così ti chiamai per dirti
Sono qui come la prima volta, come sempre
Perché sempre sono per amarti.
Fu solo una breve chiamata
Un piccolo semplice : ti amo.
Maria Chiara Padrini
Mattonella numero 049
Geolocalizzazzione Mattonella 049
Valchiusa Drusacco
Via Monte Marzo 5
Presso Casa Alazetta
MATRICOLA 42307
Non moriremo in silenzio
Italo Tibaldi
Mattonella numero 048
Un particolare ringraziamento
a Chiara Padrini , Andrea Tiloca e Matteo Ghina per aver supervisionato e installato le mattonelle inciampare nella cultura .