Premiati
6° Concorso Letterario Nazionale Amilcare Solferini 2023
Premiati
2° Concorso Lingua Piemontese
Gipo Farassino 2023
Mattonelle Inciampare nella Cultura
Le Vie dei Poeti ad Agliè
Percorso Guido Gozzano
6 Aprile 2025
Un Ringraziamento speciale a tutta l'amministrazione comunale , in particolare al sindaco Marco Succio e agli assessori Silvia Maffeo e Eleonora Finatti che si sono spesi in prima persona per portare ad Agliè il percorso poetico Le Vie dei Poeti , e la sesta edizione del Concorso Internazionale Amilcare Solferini
Il percorso è incentrato sulla Figura di Guido Gozzano con le sue poetiche
Inaugurazione
Il Paese dei Poeti
Percorso Guido Gozzano
La Bellezza
Basterebbe il castello
Imponente di sobrietà.
Gozzano
Infinita poesia.
I portici
antica eleganza.
Santa Marta
San Massimo
architettura senza tempo.
Il verde dei prati
il mormorio quieto del ruscello
l'eccellenza dei torcetti
che han la forma di un cuore.
Un cuore del Canavese.
Agliè
Giovanni Ponzetti
Geolocalizzazione Stele ad Agliè
Chiesa di San Gaudenzio
Giovanni Ponzetti
Le Golose
Io sono innamorato di tutte le signore
che mangiano le paste nelle confetterie.
Signore e signorine -
le dita senza guanto -
scelgon la pasta. Quanto
ritornano bambine!
Perché nïun le veda,
volgon le spalle, in fretta,
sollevan la veletta,
divorano la preda.
C’è quella che s’informa
pensosa della scelta;
quella che toglie svelta,
né cura tinta e forma.
L’una, pur mentre inghiotte,
già pensa al dopo, al poi;
e domina i vassoi
con le pupille ghiotte.
un’altra - il dolce crebbe -
muove le disperate
bianchissime al giulebbe
dita confetturate!
Un’altra, con bell’arte,
sugge la punta estrema:
invano! ché la crema
esce dall’altra parte!
L’una, senz’abbadare
a giovine che adocchi,
divora in pace. Gli occhi
altra solleva, e pare
sugga, in supremo annunzio,
non crema e cioccolatte,
ma superliquefatte
parole del D’Annunzio.
Fra questi aromi acuti,35
strani, commisti troppo
di cedro, di sciroppo,
di creme, di velluti,
di essenze parigine,
di mammole, di chiome:
oh! le signore come
ritornano bambine!
Perché non m’è concesso -
o legge inopportuna! -
il farmivi da presso,
baciarvi ad una ad una,
o belle bocche intatte
di giovani signore,
baciarvi nel sapore
di crema e cioccolatte?
Io sono innamorato di tutte le signore
che mangiano le paste nelle confetterie.
Guido Gozzano
Geolocalizzazione Mattonella
Cuorgnè n° 182
Agliè via Guido Gozzano (TO)
Il filo
Ma questo filo... tutto questo filo!...
In pensieri non dolci e non amari
il Vecchio stava chino sulli alari
con le molle, così, come uno stilo.
«Scrivi? Bruci? Miei versi? I sillabari?
Il nome dell'Amata e dell'Asilo!»
(nel Vecchio riconobbi il mio profilo)
«Lettere? Buste? Annunzi funerari?
Un nome, un nome! Quello della Mamma!»
E caddi singhiozzando sulli alari.
Il Vecchio tacque. M'additò la fiamma.
«Da trent'anni?! Perdute le più tenere
mani! Ma resta il sogno! I sogni cari...»
Il Vecchio tacque. M'additò la cenere.
Guido Gozzano
Geolocalizzazione Mattonella
Cuorgnè n° 183
Agliè via Guido Gozzano (TO)
Ora di Grazia
Son nato ieri che mi sbigottisce
il carabo fuggente, e mi trastullo
della cetonia risopita sullo
stame, dell’erba, delle pietre lisce?
E quel velario azzurro tutto a strisce
si chiama «cielo»? E «monti» questo brullo?
Oggi il mio cuore è quello di un fanciullo,
se pur la tempia già s’impoverisce.
Non la voce così dell’Infinito,
nè mai così la verità del Tutto
sentii levando verso i cieli puri
la maschera del volto sbigottito:
«Nulla s’acquista e nulla va distrutto:
o eternità dei secoli futuri!»
Guido Gozzano
Geolocalizzazione Mattonella
Cuorgnè n° 186
Agliè via Guido Gozzano (TO)
Speranza
Il gigantesco rovere abbattuto
l’intero inverno giacque sulla zolla,
mostrando, in cerchi, nelle sue midolla
i centonovant’anni che ha vissuto.
Ma poi che Primavera ogni corolla
dischiuse con le mani di velluto,
dai monchi nodi qua e là rampolla
e sogna ancora d’essere fronzuto.
Rampolla e sogna – immemore di scuri –
l’eterna volta cerula e serena
e gli ospiti canori e i frutti e l’ire
aquilonari e i secoli futuri...
Non so perché mi faccia tanta pena
quel moribondo che non vuol morire!
Guido Gozzano
Geolocalizzazione Mattonella
Cuorgnè n° 184
Agliè via Guido Gozzano (TO)
In morte di Giulio Verne
O che l’Eroe che non sa riposi
discenda nella Terra, o che si libri
per le virtù di cifre e d’equilibri
oltre gli spazi inesplorati ed osi
tentar le stelle, o il Nautilo rivibri
e s’inabissi in mari spaventosi:
Maestro, quanti sogni avventurosi
sognammo sulle trame dei tuoi libri!
La terra il Mare il Cielo l’Universo
per te, con te, poeta dei prodigi,
varcammo in sogno oltre la Scienza.
Pace al tuo grande spirito disperso,
tu che illudesti molti giorni grigi
della nostra pensosa adolescenza.
Guido Gozzano
Geolocalizzazione Mattonella
Cuorgnè n° 189
Agliè via Guido Gozzano (TO)
L'altro
L’Iddio che a tutto provvede
poteva farmi poeta
di fede; l’anima queta
avrebbe cantata la fede.
Mi è strano l’odore d’incenso:
ma pur ti perdono l’aiuto
che non mi desti, se penso
che avresti anche potuto,
invece di farmi gozzano
un po’ scimunito, ma greggio,
farmi gabrieldannunziano:
sarebbe stato ben peggio!
Buon Dio, e puro conserva
questo mio stile che pare
lo stile d’uno scolare
corretto un po’ da una serva.
Non ho nient’altro di bello
al mondo, fra crucci e malanni!
M’è come un minore fratello,
un altro gozzano: a tre anni.
Gli devo le ore di gaudi
più dolci! Lo tengo vicino;
non cedo per tutte Le Laudi
quest’altro gozzano bambino!
Gli prendo le piccole dita,
gli faccio vedere pel mondo
la cosa che dicono Mondo,
la cosa che dicono Vita...
Guido Gozzano
Geolocalizzazione Mattonella
Cuorgnè n° 188
Agliè via Guido Gozzano (TO)
L'antenata
Nel fino cerchio di chelonia e d’oro -
ove un ignoto artefice costrinse
il bel sembiante, poi che lo dipinse
sopra l’avorio, con sottil lavoro -
per qual virtù la dama antica avvinse
il pallido nipote? In qual tesoro
di sogni fu che il giovinetto attinse
la mestizia più dolce dell’alloro?
L’Ava mi guata.– Nella manca ha un giglio
di stile antico; la sua destra posa
sopra il velluto d’un cuscin vermiglio.
Nïuna dolcezza è nell’aspetto fiero:
emana dalla bocca disdegnosa
l’orgoglio, la tristezza ed il mistero.
Guido Gozzano
Geolocalizzazione Mattonella
Cuorgnè n° 187
Agliè via Guido Gozzano (TO)
Il castello di Agliè
...Princesse, pardonnez, en lisant cet ouvrage
Si vous y retrouvez, crayonnés par ma main,
Les traits charmant de votre image:
J’ai voulu de mes vers assurer le destin...
(Le chevalie de Florian
à la Sérénissime Princesse de Lamballe)
Poi che il romano Uccello lo stendardo
latino impose su l’itale terre
surgesti minaccioso baluardo.
Surgesti minaccioso e nelle guerre
che devastaron la campagna opima
gran nerbo di guerrieri entro rinserre.
Allora Duca non v’era non Reïna,
ma molti feditori e balestrieri
per il peggio dell’oste e la ruina.
Rozzo sorgevi allora, ma tra i neri
fianchi adunavi impavida coorte
d’uomini armati di coraggio e fieri.
Da i tuoi muri turriti da la forte
ossatura dei fianchi da i bastioni
le bertesche gittavano la morte
su i signori feudali, su i baroni
vogliosi di posar la man predace
su nuove terre e aver nuovi blasoni.
L’Evo Medio passò, ma non si tace
per anco il ferro: i Conti San Martino
nell’antico manier non hanno pace.
Il Torresan, secondo Attila, insino
questi colli per ordine di Francia
porta guerra con suo stuolo ferino.
Ma il Bassignana sua coorte slancia
e, mentre fra le braccia di Leonarda
meretrice quei dorme, ecco l’abbrancia.
Nel diruto castello fino a tarda
etade vive Donna Caterina
sposa esemplare in epoca beffarda.
E contro il Cardinale che Cristina
di Francia come sua suddita guarda
Don Filippo difende la Regina.
Per alcun tempo qui, quando la tarda
baronia declinò, ristette l’urna
che d’Arduino il cenere riguarda.
Ma invidïosa poi ladra notturna
viene coi bravi antica Marchesana,
l’urna si toglie e fugge taciturna.
O quante larve vivono d’arcana
vita in miei sogni! Parlano gli abeti
del grande parco, s’anima la piana
dei prati illustri. Appare fra i laureti
bella ospite del Re Carlo Felice
Maria Luisa da i grandi occhi inquieti
ed ecco il Re che un’era nuova indice,
ecco Maria Cristina sua consorte,
ecco risorta l’epoca felice.
Così mentre m’aggiro e su le morte
foglie premo col piede lungo il viale
mille imagini son da me risorte.
E tutto tace. Non il sepolcrale
silenzio rompe il suono delli squilli
non latrato di veltri. L’autunnale
luce è silente. Non canto di grilli
estivo e roco. Solo indefinito
fievole viene un suono di zampilli.
È il ferro di cavallo. Quivi ardito
sul delfino cavalca ancor Nettuno
di verdi-gialli licheni vestito.
Le sirene lapidee dal bruno
manto di musco accennano al ferrigno
Signor del luogo. E non risponde alcuno.
Però su l’acque in tempo eguale il Cigno
muove le palme con ritmo silente
e volge attorno l’occhio fiero e arcigno.
Sogna ancor forse Leda nelle intente
pupille nere lungo la divina
sponda d’Eurota? Ahimè, la Dea è assente.
Ma fra i mirti, fra i lauri la Regina
del luogo appare cavalcante e bionda
come bianca matrona bizantina.
Avanza il baio fino su la sponda
del bacino. Si specchia trepidante
la signora nell’acqua. E il sol la inonda.
E l’erme antiche memori di tante
Iddie pagane del bel mito assente
la rediviva Diana cavalcante
guatano immote, misteriosamente.
Guido Gozzano
Geolocalizzazione Mattonella
Cuorgnè n° 185
Agliè via Guido Gozzano (TO)