Premiati
6° Concorso Letterario Nazionale Amilcare Solferini 2023
Premiati
2° Concorso Lingua Piemontese
Gipo Farassino 2023
Laura Roldi
2° Premio Speciale Ettore Avidano
Concorso Letterario Nazionale Amilcare Solferini 2023
Zuppa di ceci.
INGREDIENTI
½ kg di ceci secchi
Un rametto di salvia
3 spicchi d'aglio
Un cucchiaio di farina bianca
Un cucchiaio di sale
Un cucchiaino di bicarbonato di sodio
Una striscia di lardo di Arnad
Una striscia di pancetta tesa
Cotenna di maiale, tagliata a striscioline
L'ossicino del prosciutto crudo ( Su raccomandazione del salumiere di fiducia )
Mezzo piedino di maiale
20 costine di maiale ( accuratamente prive di grasso )
dado, sale q.b., olio
2 filoni di pane tipo baguettes
Preparazione.
Con cura infinita,
prima di fare una bella dormita,
sciacquo sotto acqua corrente
i tondeggianti ceci, puliti teneramente.
E, presa una ciotola colorata,
ve li verso tranquillamente.
Li spolvero con cura,
con farina, sale e bicarbonato
che trasforma il loro cuore
più tenero e delicato.
E, per donare loro,
una calda notte,
li copro con acqua intiepidita.
Lì, li lascio riposare
per una notte intera,
così che al mattino successivo,
mi sorridano in modo giulivo.
Quindi, svegliata e riposata,
brandisco con energia
una pentola grande ed efficiente.
Iniziamo la preparazione,
con calma e concentrazione.
Rosoliamo con attenzione:
lardo a pezzettini, pancetta a dadini,
cotenna a striscioline, aglio e piedino
ben lavato ed asciugato, aggiungendo
due cucchiai di olio profumato.
Appena l'orecchio ascolta il dolce sfrigolio,
con un cucchiaio di legno dorato
mescolo il tutto, così amato.
Verso ora i ceci ben scolati e,
come un sacerdote, li faccio maritare
con questo soffritto che è tutto
da amare.
Li spolvero con un po' di sale e li
smuovo delicatamente.
Appena si saranno insaporiti,
con una schiumarola,
li tolgo dalla pentola profumata,
adagiandoli su un piatto di portata
e lì li lascio a riposare.
Continuo ora la rosolatura
delle costine profumate.
Indi, riprendo i ceci maritati e,
con l'ossicino di prosciutto,
li ricongiungo a tutti i sapori,
versando pure la loro
acqua di marinatura,
la salvia e, sicuramente,
altra acqua corrente.
Mescolo con attenzione
ed inizio la cottura
per un'ora circa o poco più.
Schiumo ogni tanto il brodo
per renderlo più puro.
E, mentre la zuppa cuoce lentamente,
affetto le baguettes di pane tranquillamente,
disponendole su un vassoio domopac
che, messo nel caldo forno,
a 200° o poco più,
invade la cucina d'aroma fragrante
di pane dorato.
A zuppa terminata, controllo il sapore,
che dev'essere inebriante,
diversamente, aggiungo sale e/o dado,
per giungere al fine stabilito.
Serviremo, poi, la zuppa con il pane tostato,
di cui ogni commensale si servirà
in modo desiderato.
Il profumo vi solleticherà l’appetito,
il dolce vapore della zuppa
accarezzerà il volto,
le papille gustative si scioglieranno
ed il freddo e uggioso autunno
sarà cancellato
da questo piatto prelibato.